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Che cos’è la Fattura elettronica alle Pubbliche Amministrazioni?
Ministeri, Agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza, a partire dal 6 giugno 2014, non potranno più accettare fatture emesse o trasmesse in forma cartacea. La stessa disposizione si applicherà , dal 31 marzo 2015, ai restanti enti nazionali e alle amministrazioni locali. Inoltre, a partire dai tre mesi successivi a queste date, le PA non potranno procedere al pagamento, neppure parziale, fino all’invio del documento in forma elettronica.
Sono circa12.000 le Pubbliche Amministrazioni obbligate a ricevere la fattura elettronica:
• Regioni, Province e Comuni
• Altre PA locali (Agenzie ed Enti regionali ecc.)
• Università , Aziende Sanitarie Locali, Aziende ospedaliere, Policlinici, Camere di Commercio
• Presidenza del Consiglio dei Ministri, Organi costituzionali e di rilievo costituzionale
• Enti di regolazione dell’attività economica (AIFA, AgID ecc.)
• Enti produttori di servizi economici (Anas, Equitalia ecc.)
• Enti e Istituzioni di ricerca (ASI, CNR ecc.)
• Enti a struttura associativa (ANCI, UNIONCAMERE ecc.)
• Autorità amministrative indipendenti (AGCOM, AEEG ecc.)
• Altre PA centrali (Enti produttori di servizi assistenziali, ricreativi e culturali ecc.)
La trasmissione di una fattura elettronica in formato XML alla PA, obbligatoria a partire dal 6 giugno verso ministeri, agenzia fiscali ed enti di previdenza, avviene attraverso il Sistema di Interscambio (SdI), gestito dall’Agenzia delle Entrate. Il file deve essere firmato digitalmente per poi essere archiviato tramite conservazione sostitutiva su server certificati.
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